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| IDG841301322 | |
| 84.13.01322 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Tamburino Giovanni
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| Le polveriere di Stato. I troppi reati da manette fanno scoppiare le
carceri
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| Paese sera, an. 35 (1984), fasc. 116 (28 aprile), pag. 4
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| D50320; F4251; D6440
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| L' A. affronta la questione del sovraffollamento carcerario, fenomeno
presente nella quasi totalita' dei Paesi occidentali. Fattori che
causano questo sovraffollamento sono: cio' che la legge definisce
come reato punibile con il carcere; quanti reati di questo tipo
vengono commessi; numero dei responsabili identificati. Negata la
tesi che attribuisce alla carcerazione preventiva la grande
responsabilita' del sovraffollamento, l' A. sostiene che un modo per
incidere sul tasso di carcerazione consiste nella riduzione sia del
catalogo dei reati che comportano la pena detentiva, sia della durata
di essa. Occorre, quindi, esplorare con coraggio, con fantasia e
concretezza la strada delle sanzioni non carcerarie e della
abbreviazione delle pene detentive. Comunque, la variabile principale
che incide sulla quantita' dei detenuti e' il numero dei reati
commessi; cioe' la tendenza all' aumento della criminalita'. Il
problema vero del sovraffollamento potrebbe trovare soluzione
soltanto mediante interventi che incidessero sulle cause della
tendenza all' aumento del tasso di criminalita' della popolazione. L'
A. solleva dubbi sulla volonta' politica di imboccare questa strada.
Dovendosi toccare determinati rapporti economcii o politici, molti
preferiscono far traboccare il carcere piuttosto di cambiare le
condizioni della vita sociale che, pur evidentemente criminogene,
sono alla base di tanti privilegi.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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