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Documento


32369
IDG841301399
84.13.01399 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Aiazzi Fabrizio
Le Ferrovie dello Stato cambiano pelle ma non perderanno subito i vecchi "vizi"
Sole, an. 120 (1984), fasc. 97 (24 aprile), pag. 3
D14048
(Sommario: I 220 mila dipendenti non saranno piu' statali. Ricerca dell' efficienza.)
In questo primo articolo l' A. inizia un' inchiesta sulle Ferrovie dello Stato. Lo spunto e' offerto dal disegno di legge presentato dal Governo al Parlamento, disegno che prevede una riforma radicale delle Ferrovie. Queste le principali novita' contenute nel disegno di legge che l' A. illustra: e' istituita una nuova "Azienda delle Ferrovie dello Stato", con personalita' giuridica regolata, per la sua attivita', dalle norme del codice civile relative alle societa'; l' Azienda ha organi propri (presidente, consiglio di amministrazione, collegio sindacale, direttore generale) tutti agenti secondo le norme di diritto privato; cessa l' anomala figura del ministro-presidente; i dipendenti dell' azienda cessano di essere dipendenti pubblici, il loro rapporto e' di diritto privato e retto da contratti collettivi di lavoro; le tariffe di trasporto sono stabilite dagli organi dell' Azienda in modo da assicurare l' equilibrio economico, con l' eccezione delle tariffe sociali che restano stabilite dallo Stato.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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