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Documento


32463
IDG841301493
84.13.01493 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Sansa Adriano
Il commento. Il giudice e l' attuale situazione delle carceri. Quando la pena non rieduca
Fam. crist., an. 54 (1984), fasc. 18 (29 aprile), pag. 32
(testo con illustrazioni)
D503; F4251; D6440
L' A. ricorda che, secondo la Costituzione, le pene devono tendere alla rieducazione del condannato; afferma che l' eventualita' di una riuscita della funzione rieducativa sarebbe meglio garantita da un trattamento carcerario decente ed umano. Sintetizza le disastrose condizioni del nostro sistema carcerario, rilevando che la necessita' di un trattamento umano e' tanto maggiore per molti detenuti in attesa di giudizio, e si pone quindi il quesito se il giudice possa, in coscienza, infliggere una pena senza tener conto che essa, di fatto, sara' eseguita in modo assai lontano dalla legge. Conclude sottolineando l' estrema urgenza di interventi che garantiscano l' umanita' della pena: nuove costruzioni, altro personale, esecuzione della riforma, possibilita' di lavoro.
l. 26 luglio 1975, n. 354
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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