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Documento


32478
IDG841301508
84.13.01508 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bruno Domenico
Governo dei giudici: riforme contro la "crisi di identita'"
Convegno organizzato da Magistratura indipendente su "Governo dei giudici, luci ed ombre di 25 anni del CSM, analisi e prospettive", Milano, maggio 1984
Avanti, an. 88 (1984), fasc. 119 (22 maggio), pag. 4
D0231
(Sommario: Alcuni nodi devono essere sciolti per restituire efficienza e prestigio all' organo costituzionale)
Giancarlo De Carolis, vicepresidente del Cons. Sup. Mag., ha avanzato l' esigenza di cambiare e di indicare una strada di riforma onde superare alcuni nodi per accrescere il prestigio dell' organo di autogoverno, riaffermarne la posizione costituzionale, accrescerne l' efficienza. I consiglieri Mario Cicala ed Ennio Fortuna, tra l' altro, hanno rilevato la necessita' dell' indipendenza dei giudici dai partiti politici e dalle loro correnti e articolazioni. Mario Bessone ha sottolineato la necessita' di dare al Consiglo Superiore una funzione di garanzia dello Stato di diritto. Per questo va progettata una riforma del Consiglio che consenta un miglior governo amministrativo e disciplinare del potere giudiziario, senza trasformare l' organo di governo della magistratura in luogo di indirizzo politico, funzione che al Consiglio non compete. Francesco Guizzi ha ricordato che il Consiglio Superiore ha occupato ampi spazi quali forse il costituente non intendeva attribuirgli. Da qui la necessita' di definire nominalmente questi spazi, intervenendo nell' ambito del giudizio disciplinare tipizzando gli illeciti, poiche' l' art. 18 della legge delle guarentigie, r.d.lg. 31 maggio 1946, n. 511, appare del tutto inadeguato.
art. 18 r.d.lg. 31 maggio 1946, n. 511
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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