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Documento


32623
IDG841301653
84.13.01653 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Ruffilli Roberto
Efficienza e mediazione
Nazione, an. 126 (1984), fasc. 140 (22 maggio), pag. 2
D02113
L' A., esperto di area democristiana, prende spunto dalle polemiche insorte a proposito della funzionalita' del Parlamento per sostenere che non ha molto senso attribuire ad una incapacita' del Parlamento di legiferare, per la distorsione dei regolamenti delle Camere, la causa ultima degli ostacoli frapposti alla realizzazione della politica governativa. Se mai, sostiene l' A., la causa e' da ricercare nello scontro fra vecchi e nuovi riformisti, che si servono strumentalmente delle istituzioni parlamentari e governative, per definire nuovi rapporti di forza. La situazione, in qualche modo, lascia rimpiangere il ruolo svolto dai precedenti governi, fondati su forme di negoziazione con l' opposizione in una sorta di equilibrio fra decisione e mediazione. Un corretto e compiuto rapporto tra stabilita' dell' esecutivo e potere legislativo e, quindi, tra capacita' di decisione e corretto ruolo dell' opposizione e' possibile ponendo mano a riforme costituzionali e regolamentari e al riordino del sistema elettorale. Occorre, in particolare, accentuare il ruolo dell' elettorato, affinche' la competizione politica sia condotta sulle scelte del popolo sovrano.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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