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Documento


33915
IDG841302947
84.13.02947 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bertoni Raffaele
Giustizia e civilta'
Mattino, an. 93 (1984), fasc. 221 (19 agosto), pag. 6
D6113; D68
L' A. (membro del Cons. Sup. Mag.) ritiene che la legge sulla riduzione dei termini di carcerazione preventiva fosse necessaria, tanto ingiusto appariva il limite massimo di oltre 10 anni. Era pero' prevedibile che il mancato potenziamento della macchina giudiziaria potesse favorire la scarcerazione di criminali pericolosi; Governo e Parlamento avvrebbero dovuto tenere maggiore conto del fatto che, con i pochi mezzi a disposizione, ci vuole molto tempo per portare a termine processi di grande rilevanza e complessita'. C' e' comunque tempo fino al mese di febbraio 1985 per predisporre i mezzi necessari ad evitare che numerose scarcerazioni provochino gravi problemi di ordine pubblico. La Magistratura sara' certo sollecitata a chiudere i processi nel piu' breve tempo possibile, ma e' impensabile che possa risolvere da sola i problemi della giustizia; spetta invece al Governo affrontare la materia secondo una nuova ottica, non piu' con interventi sporadici ma in base ad una politica ben definita.
l. 28 luglio 1984, n. 398
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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