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| IDG851300627 | |
| 85.13.00627 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Mazzei Nando
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| Abusi edilizi: mettiamoci una pietra sopra. Anche il ministro chiede
perdono
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| Sole, an. 121 (1985), fasc. 43 (23 febbraio), pag. 11
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| D18239; D18222
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| L' A. evidenzia alcune lacune della legge di sanatoria dell'
abusivismo edilizio. Una di queste concerne la data di applicazione
fissata al 1 ottobre 1983, nonostante che dopo quella data sia stato
costruito abbondantemente. Si verifichera', inoltre, un considerevole
contenzioso provocato dal fatto che la legge chiama in causa chi
occupa l' abitazione, il proprietario, mentre il costruttore abusivo
che decida di autodenunciarsi se la cavera' pagando il 30% di quanto
dovra' versare il proprietario. Per questo si e' parlato anche di
incostituzionalita'. Un altro aspetto dubbio concerne la difformita'
delle opere dai progetti approvati e assentiti. L' A. esamina anche
alcuni aspetti negativi della legge riguardo al "costo" della
sanatoria, che dovra' essere sostenuto da chi vi fara' ricorso, che
in molti casi risultera' notevole. L' A. conclude affermando che il
provvedimento si e' reso necessario, ma e' di difficile applicazione.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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