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Documento


37647
IDG851301342
85.13.01342 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Miglio Gianfranco
Riforme istituzionali. I due rischi della manovra Mitterand
Sole, an. 121 (1985), fasc. 71 (5 aprile), pag. 1
D02102; D95112
L' A. analizza criticamente la proposta di modifica della legge elettorale avanzata in Francia da Mitterand. Sottolinea le conseguenze negative per l' attuale sistema francese, provocate dal fatto che puo' verificarsi incoerenza tra la Presidenza e la Camera quando sono espresse da maggioranze politiche diverse, dato che la elezione del Presidente della Repubblica e quella della Camera sono sfalsate nel tempo. Proprio in previsione di questa prospettiva, Mitterand ha proposto la riforma elettorale dal sistema maggioritario a quello proporzionale. Queste difficolta' non sarebbero esistite se in Francia si fosse adottato il "Governo di legislatura", cioe' la "sincronizzazione" rigorosa della legittimazione dei due poteri, come suggerito per l' Italia dal "Gruppo di Milano". In secondo luogo, secondo l' A., la legge elettorale non puo' essere piu' lasciata fuori dalla Costituzione. Quanto meno si dovrebbe sempre subordinare il suo mutamento a referendum popolare.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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