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Documento


37657
IDG851301352
85.13.01352 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Colasanti Franco
Condono edilizio nel caos. I compromessi tra i partiti ignorano i dettagli tecnici
Sole, an. 121 (1985), fasc. 75 (10 aprile), pag. 3
D18239; D18222
A poche settimane di distanza dalla sua approvazione, il provvedimento sul condono edilizio gia' manifesta l' esigenza di immediati "restauri". L' A., sulla base di dichiarazioni di autorevoli esponenti politici, va alla ricerca delle cause della cosi' rapida obsolescenza delle decisioni parlamentari. Secondo Alessandro Reggiani, le cause sono da rimandare alla ricerca del compromesso tra le forze politiche, compromesso che difficilmente puo' tener conto di molte circostante "tecniche". Secondo Aldo Bozzi, una delle cause e' da ricercare nel fatto che i ministri sono privi di "copertura amministrativa" delle leggi, di un apparato, cioe', che valuti preventivamente l' operabilita' di un provvedimento e successivamente ne assecondi la sua applicazione. A cio' si aggiungono gli aspetti negativi della ricerca affannosa delle formule compromissorie di un meccanismo legislativo largamente consociativo. Secondo Tarcisio Gitti, il provvedimento sul condono edilizio, in particolare, ha sofferto per l' eccessiva lunghezza dei tempi della discussione parlamentare e, quindi, e' venuta meno la capacita' di approfondimento.
l. 28 febbraio 1985, n. 47 d.l. 23 aprile 1985, n. 146
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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