| L' A. rileva che al convegno di "Magistratura Indipendente", svoltosi
di recente, non e' stato contestato il rilievo, da varie parti
formulato, sull' eccessivo tasso di politicizzazione dei componenti
del Cons. Sup. Mag.; nel dibattito, percio', molti magistrati hanno
sollecitato una revisione del relativo sistema elettorale. Si tratta
di ovviare allo stretto controllo esercitato sul componente eletto da
parte degli apparati della corrente di appartenenza, a causa del
quale i componenti togati agiscono spesso in funzione dell' interesse
correntizio. L' A. ritiene che la necessaria riforma elettorale si
debba orientare nel senso di favorire l' elezione dei giudici meno
soggetti alla politicizzazione, e suggerisce, fra l' altro, di
suddividere il territorio nazionale in parecchie circoscrizioni
elettorali, in modo da adottare, almeno parzialmente, un sistema
uninominale. Conclude che una buona riforma elettorale permettera',
se anche restera' molta politica al Consiglio, di evitare almeno gli
attuali inammissibili eccessi.
| |