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Documento


37733
IDG851301428
85.13.01428 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Borgna Gianni
Il caso. Dal rogo di "Ultimo tango" alle nuove norme di legge: perche' vogliono bloccare il cinema? Censura. Chi la vuole e perche'
Unita', an. 62 (1985), fasc. 69 (2 aprile), pag. 13
(testo con illustrazioni)
D18320; D18326
L' A. analizza il problema della censura in Italia, prendendo spunto dalla recente proposta democristiana di istituire, oltre a quella amministrativa, una sorta di censura economica sui film. Riporta gli articoli di legge sui quali si basa l' iniziativa censoria: art. 21 Cost., artt. 528 e 529 c.p., e sottolinea come il limite tra spettacoli a carattere di oscenita', e percio' soggette a censura, ed "opere d' arte", non censurabili, sia troppo spesso soggettivo e di fatto lasciato all' arbitrio dei magistrati; in questo modo, non solo non vengono tutelate le opere d' arte, ma si fa anche una discriminazione nei confronti di un' effettiva liberta' di espressione. Per garantire questa liberta' occorre innanzitutto abolire l' istituto della censura, sostituendolo con un comitato di esperti che stabilisca se sia o meno opportuno vietare la visione di alcuni film ai minori; inoltre propone tre vie per l' eliminazione della censura, senza modificare il dettato della Costituzione: definizione di una normativa che tenda a storicizzare il concetto di "buon costume"; istituzione di piu' circuiti; interpretazione piu' elastica dell' art. 21 Cost., quale norma a tutela dei minori, non estensibile al resto del pubblico.
art. 21 Cost. art. 528 c.p. art. 529 c.p.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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