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Documento


37774
IDG851301469
85.13.01469 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Scarpelli Uberto
Cronache del diritto. L' aristocrazia della Consulta
Mondo economico, an. 38 (1985), fasc. 21 (27 maggio), pag. 9
D0214; D02143
L' A., prendendo spunto dal prossimo importante impegno istituzionale concernente la successione nella presidenza della Corte Costituzionale, rileva come la natura della Costituzione italiana, per volonta' delle forze cattoliche e di sinistra presenti nell' assemblea costituente, sia per larga parte programmatica attraverso principi, anziche' organizzativa e imperativa come l' avrebbero voluta le forze di matrice liberale. Questa particolare natura della nostra carta fondamentale, dice l' A., fa si' che il compito della Corte Costituzionale assuma una rilevanza di vera e propria legislazione positiva anziche' una pura e semplice legislazione negativa ovvero di rigida eliminazione delle norme in contrasto con le disposizioni costituzionali. Si e' quindi creato nel sistema costituzionale italiano un organo di legislazione sovrapposto a quello parlamentare, una struttura, per definizione dell' A., di "aristocrazia giurisdizionale", vuoi per la provenienza dei giuristi che compongono la Corte, selezionata prima di tutto dagli studi e dai precedenti personali e vuoi per le caratteristiche del ristretto consesso. L' A. auspica, quindi, che tale aristocrazia giuridica eserciti il suo potere con saggezza, lungimiranza, cura degli interessi generali in una rigorosa indipendenza da ogni parte, senza cedere a manovre di potere e lottizzazione.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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