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| IDG851301488 | |
| 85.13.01488 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Libertini Lucio
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| La legge sul condono edilizio. Era e resta un pasticcio
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| Rinascita, an. 42 (1985), fasc. 16 (4 maggio), pag. 11
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| D18239; D18222
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| A poche settimane di distanza dall' entrata in vigore della legge sul
condono edilizio, il Governo e' stato costretto ad intervenire con un
decreto legge per correggerne alcuni errori. L' A. ripercorre
criticamente la vicenda parlamentare della legge sul condono
edilizio, legge viziata fin dall' origine dalla mancanza di una
politica della casa e del territorio, e fondata esclusivamente su un'
avida logica fiscale. L' A. riconosce la necessita' di una sanatoria,
ma questa deve distinguere, e deve colpire fortemente i reati di
speculazione, e indulgere rispetto all' abusivismo di bisogno; deve
distinguere tra le varie epoche nelle quali gli abusi sono stati
commessi, e colpire piu' severamente quelli recenti; deve distinguere
altresi' cio' che puo' essere sanato e cio' che non puo' esserlo. Ma
la sanatoria e' priva di senso se ad essa non si accompagnano
contestualmente: una nuova legge sul regime dei suoli che fissi un
serio quadro di riferimento; un grande piano di recupero del
territorio colpito dall' abusivismo; una forte e incisiva politica
della casa; nuove efficaci norme di prevenzione dei reati futuri.
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| l. 28 febbraio 1985, n. 47
d.l. 23 aprile 1985, n. 146
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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