| L' A. (primario patologo all' ospedale di Terni) ricorda come l'
unico aspetto che ormai viene difeso, dell' utilizzazione di animali,
e' quello per la ricerca scientifica, e come si sostenga che questa
si arresterebbe se non si usasse piu' il modello animale. Osserva
come la profonda differenza genetica tra uomo e animali faccia si'
che, in senso generale, gli esperimenti su animali non possiedano le
caratteristiche del rigore scientifico ed i risultati non siano
trasferibili acriticamente all' uomo. Nota come tutte le osservazioni
e conoscenze attuali nel campo della chirurgia e della medicina
nascano dall' uomo, soprattutto dal metodo anatomo-clinico.
Concludendo, l' A. rileva come sia in definitiva inutile la
sperimentazione sugli animali, ed auspica che ci si renda conto che
la ricerca scientifica decade se viene abbandonata, non se si passa a
metodi piu' fini, piu' scientificamente fondati.
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