| L' A., premesso che per il grande pubblico la Corte Costituzionale e'
una specie di oggetto misterioso, afferma che sarebbe bene far
conoscere largamente l' attivita' della Corte. Infatti la Corte,
grazie anche alle iniziative della Magistratura, da un lato ha
supplito all' inerzia del legislatore, adeguando al nuovo ordinamento
democratico le leggi precedenti al 1948, e dall' altro ha fatto anche
cadere centinaia di norme emanate dal Parlamento repubblicano. In
trent' anni la Corte e' passata indenne fra il pericolo di appiattire
il proprio ruolo e quello di usurpare poteri altrui, svolgendo un'
opera di alta valenza politica, senza cedere ad una deteriore
politicizzazione. L' A. conclude che il ruolo della Corte puo' oggi
trovare nuovo slancio, diventando il migliore canale istituzionale
per fare emergere istanze assai sentite dalla societa', come l'
equita' fiscale, e i diritti civili e di liberta', troppo compressi
dalla legislazione di emergenza.
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