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Documento


37876
IDG851301571
85.13.01571 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Beria d' Argentine Adolfo
I magistrati, il potere la criminalita' organizzata
Messaggero, an. 107 (1985), fasc. 111 (9 maggio), pag. 1
D0230
L' A. rileva come la nuova criminalita' organizzata cerchi e sfrutti le varie forme di potere reale: finanziario, politico e addirittura quello della violenza e dell' omicidio. Osserva come l' urgenza di non far saldare nuova criminalita' e potere spinga gli operatori del diritto a ricercare agganci con il potere o a diventare essi stessi potere reale in lotta con gli altri poteri reali. Nota come in entrambi i casi ci sia uno slittamento della funzione e dell' immagine della giustizia e di chi l' amministra. Concludendo, l' A. auspica che i giudici, ferma restando l' esigenza di una giustizia sempre piu' organizzata ed efficiente, sappiano assicurare all' amministrazione della giustizia una valenza di tipo istituzionale, facendone l' istituzione cardine di garanzia della convivenza collettiva contro tutte le aggressioni, ma anche contro tutte le suggestioni del gestire un potere reale che non gli appartiene.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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