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| IDG851301699 | |
| 85.13.01699 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Ando' Salvo
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| Come disciplinare le facolta' dei giudici. Le manette facili
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| Tempo, an. 42 (1985), fasc. 105 (3 maggio), pag. 2
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| D0230; D611
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| (Titoletti: Una cultura che dilaga. Impianto dell' inchiesta.
Inutilita' di un rituale. Clamorose contraddizioni. Maggiore
attenzione. Coincidenze occasionali?)
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| L' A. (deputato, responsabile del PSI per il dipartimento giustizia e
riforme istituzionali) osserva come si vadano diffondendo i segni di
un crescente disagio nei confronti di pratiche giudiziarie che
dimostrano come nei fatti si stiano quotidianamente svalutando i
presidi posti a tutela della liberta' personale. Rileva come, la'
dove lo stesso legislatore ha inteso evitare l' arresto come
conseguenza automatica del fatto criminoso ed ha delegato il giudice
a valutare le circostanze prima di decidere, sia doveroso procedere
con tutte quelle cautele che eliminino al massimo la possibilita' di
errore, e come occorra, in caso di leggerezze ed abusi, prevedere
sanzioni adeguate. Concludendo, l' A. auspica che le responsabilita',
in presenza di disposizioni che prevedono la facolta' e non l'
obbligo dell' arresto, non sia lasciata a un giudice solo, ma sia una
responsabilita' ed un impegno collegiale.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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