| L' A., scomparso in questi giorni, nel suo ultimo articolo esamina il
disegno di legge, approvato dal Consiglio dei Ministri il 3 aprile
scorso, in materia di reati contro la p.a.. Per alcuni aspetti si
dice non contrario alle innovazioni, ma giudica il progetto
incoerente nella parte in cui punisce il pubblico ufficiale che
compia un atto diretto a procurare a se' o ad altri un profitto
patrimoniale "illegittimo". Ritiene infatti che si dovrebbe parlare
di progetto "ingiusto"; inoltre, la stessa norma fa rivivere la
fattispecie del peculato per distrazione. Lamenta, poi, che il
progetto lasci irrisolti i problemi della distinzione fra corruzione
e concussione. Quanto al disegno di legge, varato contestualmente,
che prevede interessanti riforme nel settore delle pene accessorie,
considera censurabile la formulazione della norma relativa all'
attenuante del conseguimento di un lucro di particolare tenuita'. In
conclusione, l' A. non apprezza il tecnicismo delle formule adottate
nei due progetti; riconosce, pero', che contengono anche norme
positive.
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