| L' A., commentando la sentenza della Corte di Cassazione che annulla
le condanne di alcuni esponenti delle Unita' comuniste combattenti
motivate con il "concorso morale", nota come questa risponda a quel
principio vecchio di duemila anni, per cui ogni condanna deve
riguardare una responsabilita' individuale, dimostrata con prova
certa. Rileva come una delle fondamentali certezze di chi ha cercato
di capire il terrorismo sia quella della sproporzione enorme tra la
forza terrorista e il disastro sociale, l' imbarbarimento generale
che tale forza, minima, ha provocato, e come nessun terrore, nessuna
paura valevano la violazione del diritto, la sospensione delle
garanzie. Concludendo, l' A. osserva come la soluzione politica piu'
volte chiesta e' il ritorno allo Stato di diritto.
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