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Documento


38167
IDG851301862
85.13.01862 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bernardi Alberto
Un dovere sociale. Proteggere i pentiti
Paese sera, an. 36 (1985), fasc. 167 (24 giugno), pag. 5
D50126; F4252; D51310
L' A., esaminato il fenomeno del pentitismo e affermata la validita' della l. 29 maggio 1982, n. 304, affronta il problema del pentitismo all' interno della criminalita' organizzata. Questo fenomeno, ormai largamente diffuso, ha scatenato vendette, dirette e trasversali, volte a chiudere la bocca ai pentiti. Di fronte a queste reazioni, molti imputati sarebbero disposti a parlare purche' fosse garantita loro e ai loro parenti l' incolumita'; altri imputati non parlano per timore di conseguenze e ritorsioni. Si pone l' esigenza che lo Stato prenda atto di questa realta' e intervenga con sollecitudine e oculatezza. Tra l' altro, si dovrebbe introdurre un' attenuante generale da applicarsi, con riferimento alla criminalita' organizzata, a tutte le ipotesi di collaborazione. Si dovrebbe, inoltre, intervenire sull' organizzazione carceraria per meglio tutelare le persone esposte a vendette. Infine occorre proteggere i parenti dei pentiti.
l. 29 maggio 1982, n. 304
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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