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38242
IDG851301937
85.13.01937 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Mereu Italo
Nelle polemiche del dopo-Pertini resta il tema dei rapporti con la giustizia. Troppa grazia, presidente
Sole, an. 121 (1985), fasc. 135 (23 giugno), pag. 3
D02126; D50422
L' A. procede ad una ricognizione critica dell' istituto della grazia, dall' "Ancien Regime" ai nostri tempi, nell' analisi che di questo istituto hanno fatto esperti del diritto costituzionale e politici. Questa indagine consente all' A. di definire, nel nostro ordinamento, l' istituto della grazia come un potere del Presidente della Repubblica da mettere in atto solo in quei casi che sfuggono a qualsiasi caratterizzazione predeterminata delle leggi e dei regolamenti. Si tratta, quindi, di un potere "pieno" al di fuori di ogni limitazione formale o temporale, che introdurrebbe elementi di rigidita' non consentiti dalla Costituzione. Al contrario, sostiene l' A., questo "potere" e' di fatto esercitato dai burocrati del Ministero. Abbiamo, cosi', un "potere" che, sorto per sanare casi eccezionali da un ingiusto livellamento burocratico, nell' effettivita' e' dominato da parametri di funzionamento burocratici che in pratica lo sterilizzano e lo rendono impotente.
art. 87 comma 11 Cost.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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