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Documento


38266
IDG851301962
85.13.01962 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Testi Adriano
La riforma dell' inquirente. Processo ai ministri
Tempo, an. 42 (1985), fasc. 143 (11 giugno), pag. 23
D02138; D02113
L' A. esamina vari aspetti delle proposte in discussione per la riforma della Commissione inquirente; condivide, anzitutto, la tesi che la competenza a esperire tutte le indagini in ordine ai reati ministeriali dovrebbe spettare all' autorita' giudiziaria ordinaria. Ritiene che il Parlamento dovrebbe vagliare il materiale raccolto, per stabilire se l' inquisito debba essere rinviato al giudizio della Corte Costituzionale; sarebbe meglio, peraltro, evitare le troppo affollate sedute comuni, affidando la decisione a una sola delle 2 Camere. L' A. afferma poi che si dovrebbe dare la possibilita' di un giudizio di secondo grado, e che a tal fine e' necessario aumentare il numero di giudici costituzionali, cosi' che la Corte possa articolarsi su due sezioni. Cio' consentirebbe, in sede di appello, di affidare il giudizio a un collegio diverso da quello che ha emesso la prima sentenza, ed eviterebbe il blocco dell' attivita' ordinaria della Corte.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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