| L' A., premesso che gli animali non hanno diritti in senso
strettamente giuridico, ma piuttosto in senso morale, ovvero un
riconoscimento di doveri morali umani nei loro confronti, si domanda
come mai si rileva ora, dopo secoli di sfruttamento, un' accentuata
preoccupazione dell' uomo nei confronti degli altri esseri animali
diversi da lui. L' A. stesso dopo aver rilevato che, sia secondo la
concezione cristiana che quella derivante dalla rivoluzione
scientifica baconiana, comunque l' animale uomo e' destinato ad
assoggettare gli altri esseri viventi, conclude che l' uomo cristiano
e moderno in crisi, quindi preoccupato sempre di se stesso, voglia
risolvere un proprio problema culturale e dare una nuova sistemazione
ai suoi rapporti col mondo, preoccupandosi degli altri animali.
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