| A seguito della determinazione da parte del CIPES, nella riunione del
31 maggio scorso, della localizzazione e delle modalita' per gli
interventi straordinari per l' aiuto pubblico allo sviluppo (aps),
per cui sono stati stanziati 1900 miliardi dallo Stato italiano,
Francesco Forte, sottosegretario agli Esteri, illustra nel corso
dell' intervista i criteri con cui sono state effettuate le scelte.
Innanzitutto i Paesi su cui intervenire sono stati individuati in
base ad indicatori obiettivi e successivamente sono state selezionate
le zone ad intervento prioritario, anche sulla base di missioni
esplorative in loco. Sono stati previsti interventi di natura
straordinaria, distinti dall' ordinario impegno di cooperazione e
sviluppo, privilegiando l' obiettivo del raggiungimento della
sicurezza alimentare e sanitaria, avvalendosi di societa'
specializzate nei vari settori e delle organizzazioni non
governative. Piu' in generale, in conclusione dell' intervista, il
sottosegretario agli Esteri esprime il suo parere favorevole per la
politica di aiuto allo sviluppo, basata sulla teoria di Marshall, che
asseconda un tipo di intervento basato sulla micro-economia che parta
dal basso e poggi sulla gradualita' e continuita' dei progressi
permettendo di passare attraverso la fase dello sviluppo dell'
agricoltura di base e dell' artigianato, essenziali per un progresso
duraturo.
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