| L' A. (direttore dell' Istituto per la ricerca di economia sanitaria
di Milano), partendo dalla rilevazione che negli USA vi e' stata una
grossa crescita del numero degli ospedali privati e del notevole peso
acquisito nella struttura sanitaria di quel Paese, si domanda se in
Italia c' e' la possibilita' di "importare" gli aspetti e gli effetti
positivi di tale fenomeno. L' A. ritiene che senza ricorrere alla
privatizzazione selvaggia delle nostre strutture sanitarie,
politicamente impossibile, ma anche socialmente non auspicabile, l'
efficienza, sottesa alla competitivita' come concorrenza fra ospedali
e al loro interno fra medici; la ricerca di economie, ottenibili
tramite la centralizzazione degli acquisti; l' integrazione dei
servizi ospedalieri con quelli territoriali, potrebbero esser
riportate tutte anche all' interno della struttura pubblica italiana.
Purtroppo, pero', conclude l' A., gli unici segni di ipotesi
riformistiche delle Unita' Sanitarie Locali riguardano la riduzione
del numero dei membri dei comitati di gestione.
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