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| IDG851302100 | |
| 85.13.02100 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Ferrigolo Alberto
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| Amnistia, che ne dice? Ramat, Palombarini, Bocca, Cacciari, Boato,
Ferrajoli, Onorato
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| Manifesto, an. 15 (1985), fasc. 153 (6 luglio), pag. 3
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| (testo con illustrazioni)
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| D5101; D50411; D50422; D50126; F4252
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| L' A., nel corso di una breve inchiesta, raccoglie i pareri di alcuni
magistrati, giuristi, uomini di cultura su un eventuale provvedimento
generale di amnistia. Marco Ramat rileva come la legge sulla
dissociazione avra' maggiore successo se accompagnata da un' amnistia
anche per i reati politici. Giovanni Palombarini nota come sempre
meglio sia una buona legge sulla dissociazione il cui valore e'
soprattutto culturale perche' agisce prima di tutto sulla sfera
politica. Marco Boato osserva come, in materia di terrorismo, oltre
alla necessita' di approvare la legge sulla dissociazione, sarebbe
piu' auspicabile un ampio provvedimento di indulto che, senza
incidere sul reato, cancella e riduce la pena. Giorgio Bocca rileva
come, se si considera il fenomeno della contestazione il prodotto di
un movimento sociale, l' amnistia sia un mezzo per ricucire le
ferite. Massimo Cacciari auspica che venga approvata la legge sulla
dissociazione che rappresenta l' unico modo per affrontare la cultura
dell' emergenza. Pierluigi Onorato osserva che l' amnistia puo'
essere fuorviante rispetto ai problemi di carattere strutturale della
situazione carceraria.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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