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Documento


38430
IDG851302126
85.13.02126 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bertoni Raffaele
Se il giornalista e' scomodo. Il potere e la museruola
Paese sera, an. 36 (1985), fasc. 203 (30 luglio), pag. 5
D04017; D547; D9694; D5033; D0230
L' A., membro del Cons. Sup. Mag., interviene sui rapporti tra Magistratura e giornalisti, a seguito del costante aumento di incriminazioni e condanne di giornalisti. Per quanto riguarda, in particolare, la questione dell' automatismo con cui al giornalista condannato viene inflitta la pena accessoria dell' interdizione dalla professione, l' A. solleva dubbi. Per quanto riguarda, invece, il crescente aumento delle incriminazioni di giornalisti, l' A. sostiene che non va visto in relazione al comportamento dei magistrati ma, dal momento che i processi e le condanne hanno spesso ad oggetto informazioni e critiche relative a uomini politici che svolgono funzioni pubbliche, in relazione ad una situazione in cui certe forze politiche ricercano il consenso anche mediante la repressione della liberta'.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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