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| IDG851302148 | |
| 85.13.02148 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Rodota' Stefano
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| L' eterna riforma delle istituzioni
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| Repubblica, an. 10 (1985), fasc. 150 (12 luglio), pag. 6
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| D021; F421
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| L' A. rileva che il Presidente della Repubblica, Cossiga, con le sue
prime considerazioni sulla funzione presidenziale come garanzia del
rispetto delle regole costituzionali, abbia implicitamente
sottolineato il bisogno di riforme istituzionali; giudica assai
eloquente l' atto con cui Cossiga, nel firmare un discutibile decreto
di proroga, ha richiamato il Governo a un piu' attento rispetto della
legalita'. Quanto alle possibili riforme, lamenta che finora abbia
influito in senso negativo la metafora dei "due tavoli"; in pratica,
non si e' riusciti a separare il tavolo delle riforme da quello del
Governo, i cui indirizzi politici determinarono tensioni che
travolsero anche la Commissione Bozzi. Percio' sarebbe sbagliato
indire una "sessione costituzionale"; meglio che chi e' interessato a
promuovere concrete, singole riforme le proponga e ne solleciti la
discussione. Conclude che cosi' e' piu' facile vedere chi vuole e chi
blocca le riforme.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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