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Documento


38533
IDG851302229
85.13.02229 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Fortuna Ennio
Riflessioni sul congresso di Viareggio. Giudici, CSM e partiti politici
Tempo, an. 42 (1985), fasc. 166 (4 luglio), pag. 18
D0230; D0231
(Titoletti: Controllo politico. Abolizione delle liste)
L' A. afferma che al congresso nazionale di Viareggio i magistrati hanno mostrato di aver capito il pericolo che il potere politico riesce ad alimentare una nascente antipatia nei confronti dell' ordine giudiziario; e pertanto i giudici ora accettano, o addirittura sollecitano, un ridimensionamento del loro ruolo, ormai esorbitante. Essi hanno fatto autocritica, riconoscendo i propri errori, a partire dagli eccessi di protagonismo. L' intesa si e' concentrata sul Consiglio Superiore e sul sistema per eleggerne i componenti togati, sistema che sarebbe perverso se portasse alla formazione di un organo politico o comunque eletto con criteri politici. Ad evitare cio', l' A. ritiene che si dovrebbero abolire le candidature per liste, istituendo collegi ristretti a base uninominale; se non si potra' arrivare a tanto, auspica quanto meno l' accoglimento della proposta di introdurre la facolta' per l' elettore di votare anche per candidati al di fuori della lista prescelta (il c.d. "panachage").
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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