Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa d'opinione

Documento


38536
IDG851302232
85.13.02232 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Manni Corrado
Il diritto alla vita anche quando si avvicina la morte. Perche' dire no all' eutanasia
Tempo, an. 42 (1985), fasc. 168 (6 luglio), pag. 18
(testo con illustrazioni)
D51850; F4252
(Sommario: Di fronte al numero crescente di ammalati ed alle loro aumentate esigenze, la nostra civilta' si trova di fronte due strade opposte: o privilegiare i forti assicurando loro i maggiori benefici emarginando i deboli, oppure accrescere gli sforzi per arrivare ad una diversa soluzione degli attuali problemi della salute)
L' A. (direttore dell' Istituto di anestesiologia e rianimazione dell' Universita' Cattolica del Sacro Cuore), intervenendo nel dibattito sull' eutanasia passiva, nota come sia necessario rendersi conto di quanto sia complesso il presumere di poter dettare norme giuridiche in questo campo. Rileva come, infatti, il malato terminale irrecuperabile non puo' essere ricondotto ad una categoria ben definita e statica, bensi' rispecchia situazioni storicamente differenti, che impediscono ne sia prefigurata l' evoluzione e che mettono in guardia dal dettare suggerimenti o dallo stabilire norme di legge. Concludendo, l' A. osserva come sianecessario operare una scelta di solidarieta' con coloro che si trovano in maggiore difficolta', come gli ammalati, solidarieta' che deve essere accompagnata dall' impegno per un ulteriore progresso scientifico che consenta di trovare la vera soluzione di fronte alle malattie che tuttora affliggono l' umanita'.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



Ritorna al menu della banca dati