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Documento


38578
IDG851302274
85.13.02274 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bonafede Adriano
Pubblico impiego. Con il part-time nello Stato piu' posti e meno efficienza?
Mondo economico, an. 38 (1985), fasc. 27 (8 luglio), pag. 28
D7441; D143
L' A. riporta i commenti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori conseguenti la presentazione da parte del ministro della Funzione pubblica, Remo Gaspari, e approvato dal Governo, del disegno di legge sull' introduzione del part-time nel pubblico impiego. I sindacati sottolineano che da anni tale ipotesi e' presente nelle piattaforme contrattuali; piuttosto e' l' uso che se ne vuole e puo' fare che richiede attenzione e, infatti, tanto i sindacati autonomi che CGIL CISL e UIL, non intendono che una tal legge debba servire a far spendere piu' soldi allo Stato senza benefici per questo. Per altro, riporta l' A., tale istituto gia' presente nel settore privato (a seguito della l. n. 863 del 1984) non e' stato molto utilizzato interessando solo fasce ridotte di dipendenti. La possibilita' di estensione anche al personale docente, se si esclude la scuola elementare, conclude l' A., sembra impossibile trattandosi, per le scuole medie, di dipendenti che gia' fanno al massimo 18 ore settimanali.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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