| L' A. manifesta la propria preoccupazione per la superficialita' con
cui, nel nostro Paese, si affronta il problema della criminalita'
organizzata, sottolineando come, tra i diritti dell' uomo, vi sia
anche quello di "essere libero dalla paura e dai misfatti della
criminalita' organizzata". Osserva che la legge sui pentiti,
introdotta per combattere il terrorismo non e' piu' in vigore fin dal
1983, e comunque non e' mai stata estesa alla lotta alla
criminalita', nonostante che il pentitismo, pur preso con le dovute
cautele, costituisca da sempre una fonte di prova indispensabile.
Conclude evidenziando la necessita' di porre un maggior impegno nel
reclutamento e nella formazione professionale dei giudici, ed
auspicando un impegno anche da parte di Parlamento, Governo e del
Cons. Sup. Mag., nell' ambito delle rispettive competenze, per la
riforma del processo penale, per il potenziamento dei mezzi a
disposizione delle forze dell' ordine e della Magistratura.
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