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Documento


38624
IDG851302320
85.13.02320 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Visentini Bruno
Il dicastero del Bilancio fu istituito nel dopoguerra e soltanto per superare l' emergenza del momento. Radiografia di un Ministero inutil
Corr. sera, an. 110 (1985), fasc. 175 (14 agosto), pag. 1
D14040
L' A. rileva come l' istituzione del Ministero del Bilancio fu dovuta ad un provvedimento straordinario, preso nel 1947, che permetteva di affidare a Luigi Einaudi le supreme funzioni decisionali in materia di politica finanziaria, con lo scopo di bloccare l' inflazione, stabilizzare i cambi con l' estero ed equilibrare il mercato interno, creando cosi' i presupposti per la ricostruzione e lo sviluppo del Paese. Osserva che, conclusa la vicenda einaudiana, il Ministero non abbia piu' ragione di esistere, poiche' le sue limitate competenze devono essere riportate al Ministero del Tesoro, il quale, a sua volta, e' gia' affiancato dal Ministero delle Finanze. Propone che si crei un organo collegiale che chieda ed imponga ai singoli ministri della spesa (Sanita', Previdenza, Ferrovie, Partecipazioni Statali) precisi programmi pluriennali di rientro e rendiconti mensili sui risultati, imponendo inoltre la indicazione di proposte amministrative e legislative o di modificazioni strutturali, che essi giudichino necessarie. Esprime infine, la propria amarezza per la superficialita' ed indifferenza generale, con cui vengono affrontati i complessi problemi dell' economia.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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