| 38690 | |
| IDG851302386 | |
| 85.13.02386 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Cheli Enzo
| |
| Le idee, i dibattiti. Riforme: dove tocca al governo e dove no
| |
| | |
| | |
| | |
| Messaggero, an. 107 (1985), fasc. 199 (5 agosto), pag. 2
| |
| | |
| D0213
| |
| | |
| (Sommario: Per le istituzioni l' esecutivo e' "spettatore attivo".
Due esempi: la legge finanziaria e il Concordato)
| |
| | |
| L' A., commentando i risultati raggiunti sul piano istituzionale dal
primo Governo a direzione socialista, individua tre piani di
valutazione della sua azione. Rileva come sul piano della riforma
istituzionale il Governo abbia identificato il proprio ruolo con
quello di "spettatore attivo" e non con quello di "attore primario"
del processo riformatore. Anche rispetto alle riforme dei regolamenti
delle Camere, il Governo ha manifestato la propria opinione, nel
pieno rispetto dell' autonomia e dell' iniziativa parlamentare. Il
secondo piano riguarda settori in cui il Governo ha avviato proprie
iniziative di riforma e nota come si stia delineando un nuovo profilo
di Stato che mira a superare talune strettoie classiche dello "Stato
sociale" e ad aprire la realta' amministrativa italiana verso i
modelli piu' evoluti di organizzazione pubblica adottati nel mondo
occidentale. Il terzo piano e' quello delle riforme gia' attivate,
come la revisione del Concordato con la Santa Sede.
| |
| | |
| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
| |