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Documento


38714
IDG851302410
85.13.02410 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Passigli Stefano
Poteri e strapoteri
Nazione, an. 127 (1985), fasc. 220 (29 agosto), pag. 2
D1406
(Sommario: Se la Corte dei Conti sconfina dalla sua sfera d' azione e' per l' insufficienza funzionale di altri organi dello Stato)
Il potere giudiziario, in tutte le sue articolazioni, tende a travalicare la funzione giurisdizionale o la funzione di controllo di cui e' titolare, per assumere un indirizzo "quasi legislativo". Questa tendenza e' presente anche nella Corte dei Conti che, per quanto riguarda l' esame dello stato della finanza pubblica, ha espresso una serie di "giudizi" sulla politica economica, e di "suggerimenti" di politica fiscale e industriale che non hanno precedenti. Mai, infatti, la censure e i suggerimenti erano stati di un' ampiezza e di una impietosita' pari a quest' anno. L' A. valuta, esponendo alcuni esempi concreti, questa tendenza della Corte e conclude sostenendo che se i giudici tendono a "governare" o a svolgere funzioni quasi-legislative, cio' significa che i poteri preposti a queste funzioni non le assolvono a sufficienza.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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