| L' A., commentando quanto accaduto il 19 luglio (disastro in Val di
Fiemme, balzo del dollaro a 2200 lire, verifica di governo), affronta
il problema del "decisionismo" e dei meccanismi istituzionali di
controllo che di solito non funzionano. Nota che la vecchia cultura
dei controlli, troppo spesso affidati solo ad organi burocratici, a
procedure macchinose, ha dimostrato quali siano le conseguenze di un
rispetto ossessivo per l' interesse privato e per il vecchio
armamentario giuridico. Rispetto a chi sostiene che bisogna dare piu'
poteri al Governo, osserva che il vero problema e' certo quello di
avere un centro capace di decidere, ma soprattutto di avere un
Governo in grado di coordinare e controllare i diversi centri che
fanno scelte significative in materia economica, politica, sociale.
L' A. conclude osservando che la distorsione istituzionale piu' grave
riguarda il fatto che il Governo invade territori ai quali dovrebbe
restare rigorosamente estraneo e intanto trascura le questioni che
giustificano la sua esistenza.
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