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Documento


38743
IDG851302439
85.13.02439 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Neppi Modona Guido
Commenti. Carcerati semplici e grandi criminali
Repubblica, an. 10 (1985), fasc. 182 (20 agosto), pag. 6
D6440
L' A. rileva come i due recenti interventi di Nicolo' Amato (direttore generale degli Istituti di prevenzione e pena) sembrano essere in netta contraddizione tra loro: nel primo si prospettava un carcere piu' aperto alla societa' libera, nel secondo si richiedevano maggiori controlli e nuove limitazioni ai contatti con il mondo esterno per mafiosi e camorristi. La ragione di questa apparente contraddizione sta nel fatto che Amato auspica l' introduzione di una legge, da discutere e approvare in Parlamento, che stabilisca forme di differenziazione del regime penitenziario, in modo da limitare il trattamento di maggior rigore solo ai detenuti piu' pericolosi, e dare, viceversa, al resto della popolazione carceraria, la possibilita' di usufruire di programmi di recupero sociale.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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