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Documento


42233
IDG861301906
86.13.01906 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Orsini Enrico
Cosa si nasconde dietro il dibattito sulla scuola privata? I rischi della "deregulation"
Sec. Italia, an. 35 (1986), fasc. 83 (9 aprile), pag. 5
(testo con illustrazioni)
D18410; D18411; D18412; D18453
(Sommario: Il principio riconosciuto della liberta' d' insegnamento puo' senz' altro migliorare la qualita' degli studi. Ma il sistema dei sovvenzionamenti puo' aprire nuovi spazi alla partitocrazia)
L' A. si inserisce nel dibattito in corso sulla proposta dei "buoni-scuola", avanzata dall' on. Claudio Martelli. Sottolinea che l' istruzione e' uno dei pochi campi in cui la partitocrazia ha un peso scarsamente rilevante. Con l' introduzione del buono-scuola, invece, sorgerebbero numerosi istituti con il solo intento di sfruttare i finanziamenti pubblici; inoltre, si verificherebbe una "precarizazzione" dei docenti pubblici. Ed e' evidente che piu' pesante si farebbe la presenza dei partiti, pronti ad aiutare insegnanti iscritti o simpatizzanti, i quali aumenterebbero cosi' la loro egemonia sulla societa' civile. L' A. ritiene che la privatizzazione della scuola dovrebbe essere realizzata in collaborazione con la classe docente; propone percio' di introdurre il sistema del "comando" al posto del buono-scuola. In base a questo sistema, i docenti potrebbero essere distaccati, su loro richiesta, presso istituti privati che dispongano di un congruo numero di alunni
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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