| L' A. procede ad un esame della situazione relativamente al
collocamento doloso di rifiuti tossici nel nostro Paese. Secondo l'
A., questa attivita' ha assunto tali dimensioni e diffusione da far
ritenere che ci si trovi di fronte a nuove manifestazioni di
delinquenza organizzata, da affrontare con nuovi e piu' efficaci
rimedi. La normativa in materia, in particolare l' art. 13 del d.p.r.
10 settembre 1982, n. 915, stabilisce che "i costi relativi alle
attivita' di smaltimento dei rifiuti speciali sono a carico dei
produttori medesimi, dedotto l' importo degli eventuali recuperi", in
applicazione del principio generale stabilito dalla CEE "paghi chi
inquina". Siccome i costi della termodistruzione dei rifiuti
industriali si aggirano sulle 300 lire al chilogrammo, presso imprese
specializzate, sono sorte imprese che, a prezzi chiaramente sospetti,
si sono messe in concorrenza, con la conseguenza della diffusione di
discariche "selvagge". Secondo l' A., occorrerebbe, tra l' altro,
incoraggiare finanziariamente il recupero dei rifiuti. Per lo Stato,
questo onere graverebbe assai meno degli interventi di risanamento.
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