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| IDG861302006 | |
| 86.13.02006 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Vacca Giuseppe
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| Scuola privata. Caro Martelli, un po' di mercato non risolve nulla
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| Unita', an. 63 (1986), fasc. 78 (3 aprile), pag. 4
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| D18410; D18411; D18412
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| L' A. ritiene che la scuola pubblica dovrebbe favorire il
conseguimento dei seguenti obbiettivi: una valorizzazione della forza
lavoro in rapporto alle sfide che vengono dall' informatizzazione
della societa'; la predisposizione di profili professionali correlati
alle dinamiche nuove del mercato del lavoro; una forte educazione al
civismo; un contributo decisivo all' elaborazione dell' identita'
nazionale, attraverso la trasmissione critica delle tradizioni e
della civilta' del Paese. Ritiene fortemente negativo mantenere una
netta distinzione tra scuola pubblica e scuola privata, le quali
devono essere messe sullo stesso piano lasciando ampie liberta' di
scelta da parte degli studenti. Stigmatizza la proposta del PSI di un
finanziamento da parte dello Stato della scuola privata, al fine di
sollecitare elementi di concorrenza nel sistema scolastico pubblico e
privato. L' inefficienza della scuola italiana deriverebbe, quindi,
dal fatto che essa costruisce un' area di servizi sottratta al
profitto. Basterebbe dunque, secondo le tesi del PSI, farne un
mercato e le sue disfunzioni verrebbero risolte, incalzate dallo
elemento trainante della domanda e dell' offerta. Tale soluzione
riproponendo il primato del profitto, reintroduce una figura di Stato
ordinamento piu' vincolistica di quella attuale.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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