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42357
IDG861302030
86.13.02030 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Todisco Augusto
A sette anni dalla legge-quadro che ha trasferito le competenze agli enti locali. Formazione professionale: i perche' di un fallimento
Voce rep., an. 65 (1986), fasc. 67 (8 aprile), pag. 3
D7065; D7066
L' A. sottolinea che il trasferimento delle competenze in materia di formazione professionale dallo Stato alle Regioni si proponeva i seguenti obbiettivi: restituire efficienza al mercato del lavoro, il superamento degli equilibri e il raccordo tra domanda e offerta. Veniva ipotizzato in particolare che la presenza delle Regioni vicino ai luoghi di lavoro e di produzione avrebbe consentito di sperimentare e generalizzare un nuovo modello di integrazione tra scuola e lavoro. I suddetti proponimenti non sono stati pero' attuati completamente nelle attivita' di formazione professionale, che e' risultata inadeguata rispetto alle esigenze piu' elementari di qualificazione e di specializzazione. In particolare segnala che sul piano istituzionale e' rimasto insoluto un problema di equilibrio tra competenze centrali ed autonomie regionali. Sul piano programmatico le Regioni hanno fatto cattivo uso dell' analisi, della ricerca, dello studio del mercato e di conseguenza non e' stata individuata la domanda reale espressa dalla industria. Ritiene che la ricostruzione del rapporto tra Regioni, sindacati e imprese puo' essere realizzata dando vita ai contratti di formazione e lavoro nell' azienda, facendo marciare in parallelo l' attivita' formativa e l' evoluzione complessiva della professionalita'.
l. 21 dicembre 1978, n. 845
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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