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| IDG861302041 | |
| 86.13.02041 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Neppi Modona Guido
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| Affari di clemenza
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| Mondo, an. 37 (1986), fasc. 24 (16 giugno), pag. 49
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| (testo con illustrazioni)
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| D511
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| (Sommario: La riforma dei delitti contro la pubblica amministrazione
prevede un' ambigua ipotesi di non punibilita' . E il rischio e'
anche che l' amnistia impedisca alla giustizia...)
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| L' A. afferma che la disciplina dei delitti contro la p.a., che
risale al codice del 1930, e' ormai inadeguata ai tempi, e sottolinea
l' importanza del progetto di riforma in questa materia, attualmente
all' esame del Parlamento. In seno alla Commissione Giustizia della
Camera dei Deputati, infatti, e' stato messo a punto un nuovo testo,
che abolisce i reati di peculato per distrazione e di interesse
privato in atti di ufficio, prevedendo invece varie forme di abuso
dell' ufficio ricoperto. L' A. ritiene che la riforma non dovrebbe
toccare i tradizionali reati di concussione e di corruzione, e si
duole che una proposta, avanzata da deputati di diversi partiti,
preveda l' impunita' per il corruttore e il corrotto "pentiti", che
denuncino il reato entro un anno dal fatto. Ritiene che cosi' non si
possa portare ordine e trasparenza nel malcostume dilagante, e
depreca l' ipotesi che vengano inseriti i reati di corruzione fra
quelli amnistiabili.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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