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Documento


42386
IDG861302059
86.13.02059 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Rodota' Stefano
Le opinioni. Caro Pci, sulla Corte sbagli
Panorama, an. 24 (1986), fasc. 1053 (22 giugno), pag. 65
D0230; D021151
(Sommario: "Giusto discutere le sentenze della Cassazione, ma non coinvolgendo il Parlamento. Altrimenti si corre il rischio di interferenze. Come quando e' Craxi che protesta")
L' A. sottolinea che alcuni senatori comunisti hanno rivolto un' interpellanza al ministro della Giustizia, censurando una sentenza della Corte di Cassazione che ha annullato la condanna di 2 personaggi mafiosi per l' uccisione del giudice Chinnici. Ritiene che l' iniziativa sia sbagliata, perche' il Parlamento non e' il luogo dove si giudicano le decisioni dei giudici; il controllo dei provvedimenti dei magistrati deve restare affidato, oltre che ai meccanismi interni allo stesso ordinamento giudiziario, alla critica aperta dell' opinione pubblica. I parlamentari dovrebbero, come tutti i cittadini, avviare una discussione nella pubblica opinione, senza rivolgersi al ministro e senza "parlamentarizzare" il dibattito. Conclude che questa e' una regola da seguire se si vogliono mantenere la correttezza dei rapporti fra i vari poteri dello Stato, e che la lotta alla mafia si deve fare anzitutto rispettando le regole istituzionali.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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