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42400
IDG861302073
86.13.02073 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Salvi Cesare
I riflessi sulle relazioni internazionali. I popoli, gli Stati e la forza del diritto
Rinascita, an. 43 (1986), fasc. 21 (31 maggio), pag. 11
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D85
L' A. si richiama ad una serie di vicende internazionali, dalla rappresaglia americana contro la Libia alle conseguenze dell' incidente di Chernobyl, per rilevare che il diritto individuale e collettivo alla salvaguardia di beni fondamentali, come la salute e la vita medesima, non puo' piu' essere garantito entro la cornice giuridica e politica dello Stato nazionale. Sia l' attuazione della rappresaglia che la costruzione di una centrale nucleare introducono rischi gravissimi e danni suscettibili di estendersi sul territorio di altri Paesi. Si renderebbe necessario perfezionare e valorizzare le regole e le procedure, che storicamente si sono sviluppate, per la disciplina dei contrasti. Al contrario, si assiste ad un processo che va nella direzione opposta, che vede lo scavalcamento delle procedure e delle organizzazioni internazionali. Non deve sembrare utopistico, sostiene l' A., pensare, invece, che il diritto internazionale possa svolgere un ruolo. Ruolo affidato, essenzialmente, al peso dell' opinione pubblica, interna e internazionale, tutt' altro che ininfluente, se si considera che nessuno Stato ammette di infrangere il diritto internazionale.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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