| Premessa un' affermazione di principio sul valore dell' istituto
referendario, l' A. precisa che in alcuni casi il referendum puo'
essere fuorviante rispetto ai problemi che richiedono chiarezza ed
approfondita riflessione, e che, quindi, non possono essere
affrontati sulla base di un si' o di un no. E' il caso, sostiene l'
A., del referendum sul nucleare, promosso dai radicali, da DP e dai
giovani comunisti. L' A. espone una serie di motivi che inducono a
non ritenere adeguato lo strumento referendario in questo caso.
Secondo l' A., la via da seguire, per quanto riguarda l' uso pacifico
dell' energia nucleare, e' quella di dare impulso alla ricerca, per
una scelta nucleare possibilmente pulita e non pericolosa. Se una
consultazione deve essere promossa, e' opportuno svilupparla su scala
europea. (Titolo: 1 col/Testo: 1.5 col).
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