Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa d'opinione

Documento


42617
IDG861302290
86.13.02290 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Tosi Silvano
L' erario non puo' pagare gli sbagli dei magistrati
Nazione, an. 128 (1986), fasc. 132 (21 maggio), pag. 2
D4026; D637
In caso di vittoria del referendum sulla responsabilita' del giudice, non si verificherebbe un vuoto normativo. Verrebbe unicamente meno "l' iniqua e inattuata disciplina" in vigore, e si avrebbe la sua sostituzione con le norme generali della responsabilita' anche civile per tutto il pubblico impiego. Tuttavia, e' auspicabile un intervento legislativo che sia in grado di regolare in modo sostanzialmente nuovo tutta la materia. In questa prospettiva, l' A. sostiene che non e' condivisibile la proposta secondo la quale lo Stato dovrebbe addossarsi l' onere del risarcimento pecuniario conseguente alla comprovata colpa grave del magistrato. A parte altre considerazioni, un tale provvedimento contrasterebbe con l' art. 28 della Costituzione, secondo cui i pubblici dipendenti sono "direttamente responsabili". (Titolo: 1 col/Testo: 1.8 col).
art. 28 Cost.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



Ritorna al menu della banca dati