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Documento


42628
IDG861302301
86.13.02301 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bernardi Alberto
Referendum sulla giustizia. Magistrati sotto tiro
Paese sera, an. 37 (1986), fasc. 128 (12 maggio), pag. 4
D4026; D0230
L' A. sostiene che i referendum sulla giustizia, cosi' come vengono presentati ai cittadini, tendono, attraverso la strumentalizzazione dell' opinione pubblica, a realizzare una strategia volta al controllo politico della Magistratura. I contenuti di questa strategia vanno ricercati nella campagna in atto, volta a screditare la Magistratura, onde renderla meno offensiva e piu' docile, da quando i giudici hanno cominciato a penetrare nei santuari dove l' impunita' e l' arroganza del potere erano legge. In definitiva, si tende ad impedire, responsabilizzando civilmente il giudice, che il giudice arresti i potenti, incrimini gli uomini di censo, condanni personaggi del mondo politico e finanziario, che cerchi i mandanti, gli organizzatori e i cervelli delle organizzazioni criminali. I giudici dovrebbero limitarsi a sanzionare l' evidenza, e a colpire gli stracci. In questo rinnovato clima istituzionale, si tirerebbero profondi sospiri di sollievo e i giudici, resi inoffensivi, riacquisterebbero la reputazione e la considerazione perdute. (Titolo: 1 col/Testo: 1.6 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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