| L' A. sostiene che i referendum sulla giustizia sono strumentali, e
costituiscono un pretesto per condizionare i giudici. Per quanto
riguarda l' abrogazione della legge che regola il sistema elettorale
del Cons. Sup. Mag., molti elettori ne ignorano il contenuto e le
conseguenze dell' abrogazione, mentre i promotori,
semplicisticamente, prospettano ai cittadini che con tale referendum
si tende ad eliminare la politicizzazione dei giudici. Per quanto
riguarda il referendum sull' abrogazione della Commissione
Inquirente, l' A. sostiene che esso serve a giustificare gli altri
due. Questo referendum, infatti, non comporta automaticamente l'
attribuzione alla Magistratura ordinaria della competenza per i reati
ministeriali, sia perche' e' gia' allo studio una nuova
regolamentazione in materia, sia perche', comunque, occorrerebbe, per
procedere, l' autorizzazione del Parlamento, essendo tutti i ministri
deputati o senatori. Non e' con questi referendum, conclude l' A., a
dir poco strumentali, che si risolvono i mali della giustizia, o la
scarsa professionalita' di alcuni giudici. (Titolo: 3 col/Testo: 1.2
col).
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