Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa d'opinione

Documento


42880
IDG861302553
86.13.02553 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Menapace Lidia
Scuola democratica: due volte pubblica
Com - Nuovi Tempi, an. 13 (1986), fasc. 9 (18 maggio), pag. 5
D18412; D18411; D18410
L' A. analizza la funzione che storicamente ha assunto la scuola di Stato in Italia. Una funzione che consente di considerarla come "scuola privata di Stato", e non come "scuola della societa'", cioe' "veramente pubblica". Essa, infatti, ha avuto il compito di offrire, sotto il profilo della "formazione del cittadino", una funzione molto subalterna al potere costituito e ai regimi politici che di volta in volta si sono succeduti, monarchia, fascismo, DC. Neppure la scuola privata, cioe' la scuola cattolica, puo' ambire a svilupparsi come scuola "pubblica", cioe' "della societa'", in quanto essa puo' essere considerata la "scuola privata" della Chiesa. La vicenda dell' ora di religione e del Concordato mette in luce, sostiene l' A., lo scontro non risolvibile delle due scuole private, esproprianti di tutto. Occorre aprire un dibattito per una "scuola davvero pubblica", cioe' della societa', che deve essere "una, democratica, aperta e flessibile".
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



Ritorna al menu della banca dati