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| IDG861302575 | |
| 86.13.02575 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Chiavario Mario
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| Il fenomeno della dissociazione lascia aperti numerosi interrogativi
sulla tutela effettiva della giustizia. Pentitismo e riforma del
codice di procedura penale
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| Discussione, an. 34 (1986), fasc. 18 (5 maggio), pag. 9
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| (testo con illustrazioni)
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| D50126; F4252; D68
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| L' A. commenta i lavori del recente convegno organizzato a Courmayeur
dal Centro di prevenzione e difesa sociale, per approfondire problemi
attuali di diritto e procedura penale. In particolare, si e'
dibattuto il problema della legislazione premiale, cosi' da mettere
in luce le divergenze sugli atteggiamenti da assumere di fronte a
fenomeni come la dissociazione e la "collaborazione con la giustizia"
da parte di chi abbia la veste di imputato. Si sono avute, peraltro,
larghe convergenze sulla necessita' dei c.d. "riscontri obiettivi",
in quanto non si puo' accettare che una condanna si possa reggere su
una semplice chiamata di correo, senza un contesto di elementi
concordanti e privi di ambiguita'. L' A. osserva che la tematica del
trattamento dei pentiti si intreccia con quella della riforma del
codice di procedura penale, che deve assicurare la massima tutela del
contraddittorio. Su questo punto segnala la proposta di creare una
specie di "incidente istruttorio", che dia la possibilita' di
anticipare il contraddittorio, con l' intervento del giudice, per
assumere prove poi utilizzabili nel dibattimento. Conclude con l'
augurio che venga presto spianata la strada al nuovo codice, da
troppo tempo atteso e annunciato.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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